La notte di San Silvestro è una delle festività più attese dell’anno. Segna il passaggio dal vecchio al nuovo e in molti paesi questa notte è celebrata con grande entusiasmo e in molti modi diversi.
La notte del 31 dicembre prende il nome da un papa, Silvestro appunto, che visse nel III secolo dopo Cristo e che è noto soprattutto per aver fatto approvare il calendario giuliano, attualmente in vigore nella maggior parte dei paesi, in sostituzione del precedente calendario romano, a quel tempo divenuto troppo complicato da gestire.
San Silvestro fu canonizzato come santo per i suoi meriti come pastore della chiesa.
Nella maggior parte dei paesi del mondo, la notte di San Silvestro viene celebrata in quanto simbolo del passaggio dal vecchio al nuovo anno.
In senso metaforico ci si lascia alle spalle ciò che è stato per dare il benvenuto a ciò he sarà.
Vi abbiamo raccontato chi sia stato San Silvestro ma, nonostante il nome della festa faccia riferimento a lui, i festeggiamenti per l’ultima notte dell’anno non sono dedicati al santo o alle sue imprese.
Ci sono tanti e diversi modi di festeggiare quest’ultima notte dell’anno e li vedremo a breve.
Indipendentemente dal modo in cui si celebra la notte di San Silvestro, l’occasione è quella di guardare al futuro in un’ottica di speranza e cominciare un nuovo anno all’insegna della positività.
Sia che si tratti di un cenone con i propri cari, sia di una serata sfrenata in discoteca il countdown è d’obbligo per accogliere al meglio il nuovo anno.
Come ti abbiamo accennato qualche riga sopra e come si suol dire “paese che vai usanza che trovi”. Questo vale anche per la notte di San Silvestro. Vediamo quindi come viene celebrata nei diversi paesi del mondo.
In Giappone, durante la notte di San Silvestro si usa mangiare soba, un tipico piatto a base di noodles fatti di grano saraceno.
La credenza tradizionale vuole che questa pietanza porti fortuna per il nuovo anno. Oltre a questo piatto tipico c’è anche l’usanza di visitare i templi buddhisti dove, in preghiera, auspicano un anno prospero all’insegna di serenità e pace.
La tradizione più famosa dei nostri vicini spagnoli è quella che li vede lasciare l’anno vecchio e ricevere quello nuovo mangiando un chicco d’uva per ognuno dei 12 rintocchi della mezzanotte. Coloro che riescono a mangiare tutti i chicchi d’uva a tempo, avranno un anno pieno di fortuna e prosperità.
Un paese con un’usanza piuttosto bizzarra è la Danimarca. Qui, allo scoccare della mezzanotte, si usa lanciare piatti. Il lancio del piatto non avviene però in maniera casuale, bensì questo gesto deve essere ben ponderato: il piatto va lanciato di fronte alla porta di una persona molto cara, per augurare un anno prospero e pieno di felicità.
Oltre a questa usanza, molti danesi indossano anche cappelli a forma cilindrica mentre brindano con champagne.
In Germania, durante la notte di San Silvestro, molti tedeschi indossano cappelli a forma di corno e brindano con il vino rosso, la tradizione più antica lo vuole caldo. Anche qui c’è l’usanza di gettare via vecchi oggetti per lasciarsi alle spalle anno passato ed errori commessi.
Per il 31 dicembre nostrano ci sono tante tradizioni differenti in tutte le varie regioni della penisola.
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